Il “DISPOSITIVO C.F.626″ nasce dalla concreta esigenza di risolvere un problema di sicurezza ricorrente in ambienti pubblici ad elevato transito di persone come ospedali, case di riposo, scuole alberghi etc. Tale problema si esplica nell’inciampo causato dal ferma anta a pavimento tradizionale in dotazione alle porte taglia fuoco ed alle uscite di sicurezza a due ante ed è altresì un problema riscontrabile in fase di analisi rischi negli ambienti di lavoro, (a tal proposito è da ricordare che secondo il DLG. 626\94 l’obbligo di analizzare i rischi e la loro conseguente eliminazione è a carico del datore di lavoro o del preposto professionista esterno all’azienda).
PRIMA
Fino ad ora l’eliminazione di questo tipo di rischio è stata molto difficoltosa infatti le soluzioni possibili si risolvevano in due alternative: 1) Eliminare del tutto il ferma anta a pavimento. I rischi di questa soluzione però sono nell’ essere sanzionati in caso di controllo da parte degli organi competenti, ma soprattutto vedere compromessa la stabilità e la resistenza al fuoco della porta stessa. 2) Segnalare opportunamente il pericolo di inciampo, con adeguata cartellonistica di sicurezza a parete o evidenziando il ferma anta con particolari materiali ad alta visibilità. Questa seconda soluzione non elimina di certo il problema dell’inciampo in caso di affollamento o in caso di evacuazione dei locali in emergenza e può dar adito a spiacevoli inconvenienti.
DOPO
La vera soluzione a tutto ciò è il “DISPOSITIVO C.F.626″ che essendo stato certificato (ISTITUTO GIORDANO), consente all’installatore della porta di redigere la dichiarazione di conformità di esatta applicazione ed altresì alle persone che transitano sulla soglia della porta di non avere alcun tipo di disagio anche in condizioni di limitazioni deambulatorie. L’installazione del “DISPOSITIVO C.F.626″ in ambienti interessati dal passaggio di carrelli elevatori, barelle, carrozzine per disabili o di macchinari su ruote consente il regolare transito e ne sopporta agevolmente il carico senza arrecare sobbalzi o sballottamenti pericolosi. Il “DISPOSITIVO C.F. 626″ funziona in modo meccanico contemporaneamente al movimento dell’anta secondaria, in fase di chiusura viene azionato il sistema di sollevamento del fermo che permette la battuta dell’anta ed il corretto scrocco dell’asta di chiusura ,aprendo l’anta secondaria di circa 20° viene azionato il dispositivo che permette di abbassare il fermo anta a filo pavimento.
Il “Dispositivo C.F. 626″ può essere installato sia a servizio di porte già esistenti che su porte di nuova collocazione e lo si posiziona su qualsiasi tipo di pavimento. La prescrizione all’utilizzo del “DISPOSITIVO C.F. 626″ può considerarsi un investimento sia a livello di sicurezza sia per future riduzioni di costi relativi alla manutenzione delle porte antincendio (esigenza dettata dal D.M. 10.03.1998), potrà altresì essere argomento di migliorie assicurative in merito al rischio di inciampo eliminato.